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Cammarata nel 1400

Testo concesso dalla rubrica "Sicilia di Carta" dal blog Alba incoming:


Terzo appuntamento con la nostra rubrica che coniuga turismo e letteratura.

Oggi la scelta ricade su un romanzo storico ambientato a Cammarata, cittadina dell’entroterra agrigentino che, nel 1492, si è resa protagonista di un episodio non esattamente lieto. Ne hanno parlato in modo efficace Vito Lo Scrudato e Roberta Lo Scrudato, nel loro libro scritto a quattro mani, pubblicato da Navarra Editore e dal titolo “L’editto della diaspora. Sette giorni per la libertà”.



Non tutti conoscono il significato del vocabolo "diaspora", è un termine di origine greca (διασπορά) che si traduce con "dispersione di un popolo”. Ed è proprio su questo che si focalizzano i due scrittori, dando vita a un romanzo storico – basato su eventi realmente accertati - che si snoda in appena 190 pagine.

Siamo catapultati a Cammarata, più precisamente Camerata, nella fine del 1400, dove la comunità ebraica e quella cattolica convivono pacificamente... Fino a quando il Conte Antonio Abatellis, signore del luogo, non deciderà di segregare la prima all’interno della loro sinagoga. Umiliati, lì patiranno la fame e il freddo ...




Gli accadimenti vengono enunciati attraverso l’espediente narrativo del punto di vista alternato, infatti, i protagonisti sono una coppia di innamorati, Ester e Joan, quasi dei novelli Piramo e Tisbe, che sperimentano in prima persona questa pagina nera di storia in cui, nonostante tutto, il loro sentimento sboccia con spontaneità e tenerezza. Ripercorriamo, come un inesorabile conto alla rovescia, quei sette terribili giorni che vedono, ancora una volta, il popolo giudaico vittima delle persecuzioni. Sebbene nel complesso risulti parco di descrizioni, non troverete, infatti, lunghe dissertazioni storiche, il tutto viene raccontato con sguardo penetrante, cogliendone con acutezza i tratti salienti. E' un libro denso e al lettore vengono regalate pagine di profonda introspezione.

Si evince il supporto di documenti e carteggi atti a preservare l’autenticità dei fatti e a ricostruirli in modo fedele e verosimile, senza mai scadere in una lezione in stile professore di storia pedante.

Un’opera che è a tutti gli effetti una miscellanea di generi: romanzo storico, dramma d’amore e odio associato alla profondità di un saggio.

Da considerarsi una finestra che si spalanca su un luogo poco conosciuto e che permette di addentrarci nella sua storia... Perciò che state aspettando? Venite a scoprire il centro storico di Cammarata tramite il nostro tour esperienziale, in particolare le vestigia della Torre del Castello del XIII secolo dove risiedevano i signori del luogo tra cui proprio il Conte Abatellis.


Elisa Raimondi

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