La maggior parte delle foto d’epoca  che circolano su Cammarata  sono di Salvatore Trajna, un fotografo cammaratese che nato nel 1891, visse 89 anni  e ci ha regalato un patrimonio di grande valore. 
Egli ebbe una storia personale molto particolare: era sordomuto dalla nascita,  la sua famiglia era numerosa, con dodici figli, ma era una più facoltose di Cammarata, proprietaria del grande edificio in cui oggi è la sede del Comune di Cammarata, e lo supportò nello studio, consentendogli di studiare a Palermo presso l’Istituto  per Sordomuti dove imparò a comunicare.
Ai primi del ‘900 si formò come fotografo e trovo quindi un mezzo molto efficace per comunicare. Tornando a Cammarata cominciò  a fotografare per diletto e continuò a studiare anche tramite riviste specializzate dell’epoca, che si faceva arrivare appositamente da Milano. Nel 1916 invece il suo hobby dovette diventare una vera professione perché venne quasi costretto dalle autorità militari in quanto era l’unico a Cammarata che potesse fare le fotografie per le nuove carte di identità: in questo modo Cammarata ebbe “una mappatura visiva quasi completa della popolazione di Cammarata e San Giovanni Gemini nella prima metà del Novecento. Rara e straordinaria dal punto di vista storico/antropologico” (1). Grazie a lui rimangono decine di  paesaggi ormai scomparsi, di monumenti oggi non più esistenti, del torrente Turibolo, che attraversa il nostro territorio dividendo i paesi di Cammarata e San Giovanni Gemini, ancora visibile prima di essere intubato negli anni Settanta, delle fiere del bestiame che si svolgevano ogni prima domenica del mese, delle feste patronali, della partenza dei soldati cammaratesi per la Grande guerra.
Di centinaia  di sue fotografie rimangono le lastre, in parte custodite presso il  Museo della Fotografia di Arezzo; apprezzando molto questo patrimonio, speriamo che in futuro sia possibile allestire un museo a Cammarata dove poter esporlo in modo organico. Comunque presso la Torre del Castello è allestita una nutrita mostra permanente, che merita di essere visitata. 

Grazie per il testo: Il giardino ritrovato